Vacanze in Italia

Weekend in Puglia: Alberobello, Polignano a Mare e Matera

Complice un comodissimo volo Ryanair che da Bologna a Bari parte il venerdì  sera e torna la domenica sera e la voglia di fare un pieno di sole e bellezza, ho organizzato un weekend in Puglia e Basilicata per rivedere posti che mi hanno stregata come Matera e aggiungere altre meraviglie come Alberobello e Bari

Come arrivare a Bari dall’Aeroporto

Dall’aeroporto di Bari abbiamo noleggiato una macchina e in breve tempo abbiamo raggiunto il centro storico. Abbiamo prenotato nel graziosissimo B&B Dolci Notti (che vi consiglio caldamente) e ci siamo subito tuffati nell’animato centro storico della Bari Vecchia, nel groviglio dei suoi vicoli acciottolati, fino a sbucare in quello che era il centro politico della città e che oggi è il fulcro della sua vita sociale, del viavai di turisti e locali e della movida barese: Piazza Mercantile.

Dove cenare a Bari: La Cantina di Ciànna Ciànne 

Pochi passi più in là e raggiungiamo il ristorantino che abbiamo scelto per la cena, con la paura di trovare la cucina già chiusa vista l’ora. Ma dimenticavo che qui siamo al Sud e un piatto di orecchiette non si nega mai a nessuno, si può cenare anche alle 23.

La Cantina di Ciànna Ciànne è un locale semplice dall’atmosfera accogliente e dalla grande attenzione per i prodotti locali. Il piatto forte? L’antipasto di mare misto, una decina di piccoli assaggi del meglio della cucina locale: cozze marinate, bufalina, cous cous di pesce, tiella e polpo.

Alberobello e Valle d’Itria

La mattina dopo partiamo presto per raggiungere la prima tappa della giornata, Alberobello. La Valle d’Itria meriterebbe di essere esplorata per giorni interi alla scoperta di tutte le sue piccole perle come Putignano, la bianca Ostuni, le Grotte di Castellana. La città dei Trulli è sicuramente la più nota e tra le più rappresentative per ammirare le 1500 casette Patrimonio dell’Umanità, i Trulli.

Dopo un facile parcheggio alle porte del centro, siamo subito pronti a esplorare Alberobello, partendo dalla terrazza panoramica di Piazza del Popolo. Da qui si gode di una vista incantevole e si possono notare i due quartieri distinti in cui è suddivisa la cittadina: il Rione Monti, più grande, e il piccolo Rione Aia Piccola.

Questa è la zona più preservata e si possono ammirare i trulli in tranquillità anche all’interno, visitando il Museo del Territorio con l’annesso Museo dell’Olio e il vicino Museo del Vino.

Queste umili abitazioni senza fondamenta, caratterizzate dalla base circolare imbiancata a calce e dal tetto conico a pinnacolo, sembrano edifici antichissimi ma in realtà furono costruiti a partire dal 1400 dai contadini della zona come ricoveri facilmente demolibili in caso di ispezioni, questo per evitare di pagare gabelle per l’insediamento di nuove strutture.

Il Rione Monti è decisamente diverso e ahimè purtroppo invaso da un’orda di turisti che affolla le stradine e i trulli stessi, trasformati in un luna park di negozietti di souvenir. Non vi resta che salire in una delle tante terrazzine sul tetto per dare uno sguardo d’insieme alla cittadina e immaginare come dovesse essere la vita a quei tempi.

Matera

Ritorniamo alla macchina perché ci aspetta la meta principale del nostro weekend: Matera. La meravigliosa Matera che visitai due anni fa per la prima volta e che mi lasciò incantata. Una di quelle città nelle quali ritornare è sempre un piacere (e non lo dico per tutte, di questo statene certi). Alloggiamo in un posto più unico che raro di cui vi ho già parlato (il B&B Alla Dimora di Chiara), nel cuore del Sasso Barisano.

Lasciate l’auto in uno dei parcheggi alle porte della città (non a pagamento) e incamminatevi tra il dedalo di stradine che vi avvolgerà corpo e anima raccontandovi una storia unica, fatta di grande povertà, disagio e squallore come racconta Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato a Eboli, ma anche di grande riscatto, una rinascita che ha reso la città un grande orgoglio nazionale, un tesoro da valorizzare e preservare a ogni costo.

Con il tour guidato della città che vi consiglio di fare con una delle tante brave guide specializzate consigliate dall’Ufficio del Turismo, scoprirete tutti i segreti, gli usi e le tradizioni di Matera e della sua gente.

Entrerete all’interno delle antiche abitazioni in tufo e rimarrete incantati dagli scorci mozzafiato che la città rupestre vi regalerà lungo il percorso. Camminate anche da soli tra il più signorile Sasso Barisano per passare poi al selvaggio Sasso Caveoso fino a raggiungere il Monte Errone dal quale si erge sul fianco la suggestiva Chiesa di Santa Maria de Idris che domina il Sasso.

Prima di lasciare la città saliamo verso la Gravina, che si trova a pochi km di distanza e che rappresenta di fatto un grande museo a cielo aperto, con le sue chiese rupestri che racchiudono magnifici dipinti medievali e affreschi, grotte rifugio dei pastori e un ampio burrone nel quale passeggiare lungo l’orlo per ammirare tutta l’infinita bellezza di Matera e dei suoi scenari incantati.

Polignano a Mare

Torniamo verso la Puglia e puntiamo verso una delle perle della costa, Polignano a Mare, casa di Domenico Modugno, con il suo bianco centro storico a picco sul mare e le sue scogliere dalle quali d’estate i giovani del luogo fanno a gara per fare il tuffo più spettacolare, quello che conquista più applausi. Il bello di questa zona è che ci si può muovere agevolmente da una città all’altra senza fare tanti km. Non potevamo scegliere posto migliore per concludere il nostro caldo weekend tra Puglia e Basilicata.

A Polignano si respira un’atmosfera d’altri tempi, ancora così intima nonostante il grande afflusso di locali e turisti che riempiono le sue strade e le sue spiagge. Varcando l’Arco Marchesale, l’ingresso monumentale alla Città Vecchia, si compie un tuffo nel passato tra i monumenti storici della città, anche se il punto da non perdere è la magnifica balconata di Santo Stefano. Eccolo qui il meraviglioso Sud, con il suo sole che illumina gli edifici bianchi, il profondo azzurro del suo mare con striature color smeraldo e i sorrisi della sua gente così ospitale.

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